La
scuola è stata progettata ed arredata dalla GONZAGARREDI,
che da molto tempo ha lavorato e lavora in questo campo specifico, imparando
a mettersi il più possibile dalla parte dei bambini, nel senso
di comprenderne e favorirne le esigenze di vita con soluzioni ambientali.
E' una ricerca che passa attraverso un lungo tirocinio
di incontri con antiche allieve di Maria Montessori (oggi in gran parte
scomparse) e con le educatrici e le responsabili di tante attuali Nidi
e Case dei Bambini e Scuole Materne in Italia e all'Estero.
Tale ricerca utilizza osservazioni e riscontri su
tecniche e segreti di costruzione, dalle materie prime alla precisione
degli oggetti finiti, dalla scelta al legno a quella delle vernici per
ottenere il solido/funzionale, il leggero/durevole, il colorato ma non
chiassoso.
Un
mobilio che risponde alle esigenze di un bambino attivo fin dai primissimi
anni. Un bambino che, ad esempio, non viene "infilato" in
un seggiolone o in una seggiola appesa a un tavolo da adulti, ma che
scopre da sé, grazie alla piccola sedia che trova nell'ambiente,
il modo di sedersi e alzarsi da solo; che decide egli stesso sulla spinta
della propria energia, la durata di una attività.
Un
letto alto con le sbarre non è forse fatto per "difendersi"
da un piccino che non deve disturbare, uscendone quando vuole lui? Ma
no, si dice, le sbarre servono a proteggerlo dalle cadute. Ahi, falso
pretesto: perché non cade ma scende da se, è sufficiente
una spondina di 5/6 centimetri intorno al letto, alto un palmo appena
e largo a sufficienza per rispondere al bisogno di cambiare posizione
nel sonno.
Così
una seggiolina, il cui sedile sia alto da terra 12/15 centimetri, significa
dare un vero aiuto al bambino che, tra il primo e il secondo anno sta
imparando a sedersi e a rialzarsi e prova un grande piacere a star seduto
sentendo la pianta dei piedi bene appoggiata sul pavimento.
Gli
aiuti migliori alla crescita son quelli indiretti, quelli che incoraggiano
ogni nuova, anche minima, indipendenza, cme gli scaffali bassi e poco
profondi che rispondono al piacere (spontaneo nei piccoli), di rimettere
da soli a loro posto i giochi utilizzati. E c'è anche il gusto
di riprenderli facilmente da se, senza perdersi in piani troppo larghi
o profondi dove gli oggetti si accatastano, rendendo difficile la scelta.